Regia: Chiara Caruso & Francesco Mugnari
Performer: Marina Capezzone, Simone De Fazio, Francesco Mugnari, Roberto Sorrentino
Musica: Gian Maria Ferlito
Video: Gian Maria Ferlito, Bob Sorrentino
Produzione: Tra i Binari 2014
Durata: 14 Min
Vincitore dal Premio “X4mArt”, come Migliore Performance, categoria “Professionisti”, Presso il Teatro di Quartu Sant’Elena (Ca) - 2014
Dalla genesi un percorso per poter risalire lungo tutti quei racconti che da sempre accompagnano la nostra vita. Sembra che appena una persona metta piede su questa terra, tutta la sua vita sia già scritta. Tutto già pronto. Un essere inerme che ha già impresso sopra la sua testa un vademecum di come dovrà comportarsi, ciò che può fare unito a ciò che non può. Una spada di Damocle che pende costantemente su di noi. Quante volte abbiamo ascoltato il racconto di quella donna che con una semplice scelta giudicata impropria da chi sta sopra di lei è costretta per tutta la vita a partorire la sua prole tra il dolere e gli stenti. A fianco a lei un uomo che codardo e inutile la segue nell'impresa scrivendo definitivamente la sua condanna, tra fatiche e sottomissioni; destinando tutto il genere umano alla sofferenza in eterno, generazione dopo generazione. Questo studio fa parte di un percorso di indagine sulla narrazione e le modalità del racconto. L'umanità risulta sempre rinchiusa all'interno di circoli viziosi senza vie di fuga. Un giorno potremo alzarci dal letto e raccontare a nostro figlio o a chi incontriamo, un'altra storia; in cui non si promette niente, in cui non si illude nessuno, in cui non si censura il dolore, in cui ciò che racconti è ciò che ogni giorno senti, nella complessità di emozioni che una persona può provare. Tre momenti che si alterneranno durante la performance tra le due condanne all'umanità, quella di Adamo e quella di Eva, unite ad un epilogo di liberazione. La nostra non si pone come una soluzione ai problemi che affliggono da secoli la nostra condizione, bensì un cercare di rimettere nuovamente l'uomo al centro della propria vita, ricordandoci che un alternativa è possibile e niente è stato ancora scritto. Tutto è solamente da creare. Si affronta il tema con una produzione musicale inedita è ispirata dai cinque elementi della tradizione cinese: acqua, legno, fuoco, terra, metallo. La linea del contrabbasso è ricavata dall’analisi spettrale dei 5 elementi. Si uniscono alla trasposizione scenica sequenze video di elementi simbolici in un’analisi metaforica tra ambiente e natura. Queste proiezioni entrano in stretta relazione con i corpi dei performer creando una complessa relazione tra proiezione, luce e ombre; istanza drammaturgica che pone attore e spettatore in relazione strettamente dialogica.