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Shattengarten

Produzione teatrale

Regia: Francesco Mugnari
Musiche: GianMaria Ferlito
Costumi: Susanna Fabbrini
Gioielli: Lorenzo Dari
Sculture: Samuele Calamassi
Performer: Marina Capezzone, Stefano Cavallaro, Simone De Fazio, Simona Fossi, Maria Grazia Pappalardo, Roberto Sorrentino.
Un particolare ringraziamento a Elisa Selmi per la preziosa collaborazione

SINOSSI
"Il Giardino d'ombra”.
Due giovani amanti.
Un poeta al guinzaglio.
Una signora con lunghe vesti di pizzo nero.
Una donna più giovane osserva.
Fiori riempiono la loro vista.
Quanto amore sembra evolvere in un continuo susseguirsi di parole che riecheggiano in eterno.
Sogni, promesse, appuntamenti, aspettative, progetti: tutto prosegue verso il migliore dei finali.
Quanto amore illude la percezione della libertà.


"Shattengarten" e il progetto che vede impegnati “Tra i Binari” e “Valigie Rosse” per questo prossimo 2016. Indagine prende vita dal vissuto del poeta inglese Ernest Dowson, autore di versi memorabili come "Via col vento" e "I giorni del Vino e delle Rose". L’amore per una giovane adolescente segna tutta la sua esistenza; il rifiuto della ragazza porterà il poeta ad addormentarsi per sempre attraverso l'unico mezzo che non lo ha mai tradito: l'alcool.
Quello stesso amore che da sentimento che porta alla vita, traghetti l'uomo verso la privazione dell'esistenza, sia essa fisica o intellettuale.


Amore non più ascolta il sospiro del vento
sui fiori perfetti: nel chiuso del tuo giardino
crescono erbe selvagge e nessuno vi troverà
un solo, petalo ramingo dell’ultima rosa dell’anno.

E.Dowson

PRESENTAZIONE:
7 maggio 2016 - I Macelli No Theater - Certaldo - Esito di Residenza

IDEA DRAMMATURGICA E MESSINSCENA
Siamo all'interno di un “Giardino d'ombra”. Un bianco freddo e glaciale dirige il nostro sguardo verso il centro. Una corda sospesa nel niente, si pianta all'interno di una montagna di fiori. Ciascun fiore rappresenta un uomo che su questa terra prova amore. La corda continua il suo percorso fuori dal monte di fiori e insieme al forte fumo d'incenso che si sente nell'aria, ci conduce fino alla caviglia di un uomo. Non si riesce a capire chi possa essere, dondolando rimane poco visibile nel volto.
Dalla parte opposta una donna dalle lunghe vesti di pizzo nero, si prepara per affrontare un altro giorno all'interno di questo giardino. La sua mansione è quella di cercare tra i fiori sistemati ai suoi piedi, quelli che devono essere portati verso l'appassimento.
Sul fondo si intravede un uomo impegnato a trascrivere con vernice rossa su un muro bianco, le parole millenarie ripetute dagli amanti di tutto il mondo.
Ecco che fa il suo ingresso una sposa dal volto coperto dal velo che le si è attorcigliato intorno alla faccia. Raggiunge la donna dalle vesti nere. Tra le due iniziano una serie di azioni che porteranno durante la performance alla flagellazione di un cuore d'oro che la donna nera porta sul petto attraverso sette spade. L'ultima arrivata, sarà per l'altra, causa di costernazione nel ricordo del suo amore così vecchio da avere la consistenza del fumo, tuttavia non riuscirà ad impedire che quelle spade trafiggano il cuore d'oro; tornando così a ristabilire l'ordine del giardino che da sempre ospita gli amanti.
Un ragazzo e una ragazza con polverosi abiti di un'altra epoca si trovano catapultati in questa sede, come a giudizio del loro amore appena sbocciato. I due vengono assaliti subito dalla solitudine diffusa del giardino. Quelle promesse fatte quotidianamente, quei sogni progettati iniziano ad avere quel sapore acido di un alimento andato a male. Il vuoto delle loro parole renderà evidente la distanza che lega i due amanti. In un susseguirsi di azioni volte alla distruzione dell'altro, subito si accorgeranno che per quanto amore o odio possa dichiarare la fine del loro amore, o quanto meno l'evoluzione del loro rapporto, nessuno dei due riuscirà a lasciar andare l'altro.
Tra le loro parole si intreccia il racconto dell'uomo legato alla caviglia. Lui si trova ad abitare il giardino da molto tempo. Anche lui amato e poi abbandonato. La sua storia troverà forti punti di contatto con i due ultimi arrivati e sarà così che ognuno dei presenti comincerà ad avere sempre più chiara l'emozione che spesso pervade l'uomo: quella sensazione di essere spesso di fronte alla stesura del proprio requiem.
Saranno così le vedove che interrompendo la narrazione, innalzeranno un coro che annuncerà la morte dei figli, e darà il via per la creazione de “L'altare dei martiri dell'amore”.
Soltanto uno dei presenti riesce a non avere un posto all'interno dell'altare. L'uomo che sta trascrivendo rosse parole d'amore sul muro bianco. Il suo atto risulta essere di primaria importanza, egli infatti è la sola pedina che può impedire la morte di questo giardino. Le sue parole continuano a garantire la documentazione di esistenza di queste vite, testimonianza di quanto spesso l'amore possa illudere la percezione della libertà.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO
l progetto prende le mosse da una collaborazione tra Teatri Tra i Binari, la Casa Editrice Valigie Rosse (http://www.valigierosse.net/) e il Centro Basaglia di Livorno, ente promotore di progetti artistici e psichiatria attraverso il PAC180 (http://pac180.blogspot.it/).
Si tratta di una serie di collegamenti interdisciplinari intorno alla macro tematica della dipendenza, nello specifico dall'alcool, sviluppando la relazione che può esistere con il sentimento dell'amore e la dipendenza che si sviluppa nei rapporti di coppia.


2012 – Il direttore dell'atelier del Centro Basaglia, Riccardo Bargellini ritrova una sua foto con il chitarrista dei “The Dream Syndicate”, Steve Wynn.

1982 – Anno di uscita di “The days of wine and roses”: è l'album di esordio della band statunitense “The Dreams Syndicate”. Il gruppo musicale rock è tra gli ispiratori e i maggiori esponenti del movimento musicale “Paisley Underground” sorto agli inizi degli anni 80 in California.

1962 – Esce nelle sale cinematografiche ”The days of wine and roses”, film diretto da Blake Edwards con interpreti Jack Lemmon e Lee Remick. Il Film, uscito in Italia con il nome “I Giorni del Vino e delle Rose”, tratta della storia d'amore tra Joe Clay e Kirsten Arnesent, relazione segnata dall'abuso di alcool che, prima per uno poi per entrambi, segnerà la loro vita fino ad allontanarli definitivamente

1867 – Anno di nascita del poeta Ernest Dowson. Autore dei celebri versi “The days of wine and roses” e “Gone in the wind”. Trascorrerà parte della sua vita nell'amore ossessivo per la troppo giovane Adelaide, la quale non potendo far coronare il sogno del poeta e in occasione dell'ennesimo rifiuto, lo costringerà a rifugiarsi nell'alcool e a porre fine alla sua vita, già fortemente compressa dal suo stato di salute.

2016 - Pubblicazione di un Graphic Novel a cura di Valigie Rosse, che vede come autori Diego Bertelli (Sceneggiatore) e Silvia Rocchi (Illustratrice), correlato al progetto sonoro del musicista Gianni Niccolai.

2016 – Teatri Tra i Binari dà il via al progetto “I Giorni del Vino e Delle Rose”, che prevedrà vari studi intermedi convogliando nella creazione dello spettacolo: “Shattengarten”.

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