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Tutti al matrimonio

Teatro e comunità

Regia e Formazione: Francesco Mugnari
Aiuto Regia e Formazione: Marina Capezzone
Assistenti: Simone De Fazio, Simona Fossi, Martin Hidalgo, Amara Diarra, Dana Dembele, Alou Traore, Ibrahim Joumaa.
Organizzazione e Amministrazione: Beatrice Nutini

TUTTI/E AL MATRIMONIO!
Azione Urbana per la riscoperta delle Nostre Nuove città
Officine Cavane – Tra i Binari.

Tutti al Matrimonio! È un progetto che nasce per ricucire quella rottura che si può creare tra cittadinanza e comunità straniere e migranti. Indagando sul clima di diffidenza sempre più diffuso nei confronti dello straniero, del diverso, nel quale non riesco a riconoscere degli elementi culturali di convergenza, si sviluppa questo percorso per creare un dibattito reale e coinvolgente.
Il matrimonio è un rituale che attraversa trasversalmente tutte le culture e suscita in ognuno di noi emozioni e immaginari che oltrepassano ogni barriera culturale. Ispirati dalla tradizione italiana che, soprattutto nel meridione, vede la realizzazione di parate che animano, informano e coinvolgono tutta la città del matrimonio imminente, abbiamo colto l’occasione per poter realizzare un matrimonio tra Italia e resto del mondo.
Il matrimonio è una festa, è gioia e unione. Un incontro che crea un terreno culturalmente fertile per la creazione di un processo artistico volto allo sviluppo di un dibattito cittadino. In questo periodo storico in cui la disgregazione sociale sembra aver raggiunto livelli difficilmente conosciuti, crediamo fortemente che il recupero della strada e dell’incontro puro e spontaneo con il cittadino, abbia un’urgenza di primaria importanza.
Danzatori, musicisti e figuranti inonderanno la piazze, le strade e i parchi in una grande parata nuziale. In tempi non troppo lontani, come in realtà accade ancora oggi in alcune parti del sud d’Italia, in occasione di un matrimonio era consuetudine percorrere le strade dei propri paesi per informare tutta la cittadinanza del grande evento imminente. Il teatro è la nostra occasione per celebrare delle nozze tra l’Italia e il resto del mondo percorrendo le strade dei nostri paesi. Crediamo che per combattere questa estrema onda di diffidenza e rabbia che in questi ultimi tempi ci sta invadendo, sia necessario tornare in piazza, e crediamo che il gioco e il teatro siano i modi più efficaci per farlo.
Questo laboratorio spettacolo nasce dal progetto sociale di Teatro e Cittadinanza che ha portato all’inaugurazione di Officine Cavane: laboratorio Sociale di Creazione Artistica tra cittadinanza e migranti a San Miniato (Pi). In seguito alla necessità di riscoprire la relazione che esiste tra teatro e cittadinanza, Tra i Binari APS ha svolto nei mesi tra giugno e settembre 2018 un percorso di teatro diffuso che ha coinvolto 5 comuni del comprensorio del cuoio e l’empolese valdelsa in parate e performance svolte in svariate occasioni.
L’obiettivo principale è la riscoperta della pubblica piazza e la restaurazione della relazione tra teatro e pubblico. Il laboratorio è stato realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale La Pietra d’Angolo, il quale ha visto coinvolti la cittadinanza locale e i richiedenti asilo ospiti dei progetti di accoglienza di cui la cooperativa è ente gestore.

PROPOSTA DI LAVORO
Tutti al matrimonio si traduce in una serie di azioni che si dividono su 3 livelli: un Laboratorio, la realizzazione di una Parata e uno Spettacolo finale.
Laboratorio. Si tratta di un laboratorio che può essere organizzato in forma intensiva o coordinando incontri settimanali. Nella forma intensiva si prevedono un minimo 4 giorni che possono essere programmati in base alle varie necessità dell’ente organizzatore. Il numero ideale di partecipanti è di almeno 20 persone, tuttavia non si pongono limiti. Durante il laboratorio si procederà alla creazione di un gruppo che unito solcherà le strade e le piazze delle varie città ospitanti. Si aprirà quindi un dibattito sulla ricerca del gesto performativo e lo sviluppo di una vocalità primitiva che sosterrà i vari canti che comporranno la performance. I canti proposti provengono dalla ricerca attuata per la creazione di questo progetto, tuttavia si procederà anche nella ricerca di altri canti che appartengono al vissuto di ogni partecipante per poterli inserire nel processo creativo del laboratorio. Il lavoro passa dallo sviluppo della coralità scenica alla valorizzazione del singolo gesto. Una parte essenziale del lavoro sarà dedicata allo studio di alcune danze popolari internazionali che saranno una parte fondamentale per il coinvolgimento del pubblico. La base di queste danze è il cerchio e nelle varie restituzioni finali saranno il cardine per trasformare lo spettatore in attore ed essere parte fondamentale per lo scambio e l’incontro. Ognuno dei partecipanti apprenderà i passi base per poter insegnarli al pubblico direttamente sul campo nella chiusura di ogni performance.
Parata. Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione di un parata cittadina che occupi gli spazi pubblici in un incontro inatteso e spontaneo. La scelta di creare in questo lavoro una parata cittadina è finalizzato a restituire un ruolo di centralità al teatro. Un teatro che torna ad intessersi con vita cittadina e che si fa vagante per andare alla ricerca di coloro che non vivono il teatro. Uscire dal teatro per tornare ad incontrare il pubblico e a recuperarlo nei luoghi del suo quotidiano. Il matrimonio risulta essere un pretesto interessante per la tematica affrontata; durante la parata infatti si procederà a invitare il pubblico al matrimonio imminente che sarà celebrato durante l’esito finale del lavoro e se vieni invitato ad un matrimonio non puoi non andare. A recapitare l’invito non è un “partecipazione” o una lettera d’invito, ma gli sposi stessi. Un gruppo di uomini e donne in abiti bianchi sospenderanno il tempo degli spazi pubblici per dar vita ad un’animazione territoriale che prepari il terreno alla performance finale del laboratorio. Per la realizzazione della parata è importante individuare contesti in cui sia molto facile recuperare persone da incontrare, vedi supermercati, mercati rionali, piazze centrali, centri di aggregazione, stazioni ferroviarie, aeroporti. Per la realizzazione della parata non si richiede nessuna specificità tecnica, saranno gli attori stessi a realizzare il contesto scenico per la realizzazione dell’azione e la coralità del gruppo avrà la forza necessaria per una sonorità adeguata agli spazi.
Spettacolo finale. Individuato il luogo per la restituzione finale del lavoro, sia essa una sala teatrale o uno spazio non convenzionale alla rappresentazione scenica, si procederà alla trasformazione della parata urbana in spettacolo. Un corteo di Uomini e ed uno di Donne, si incontrano in una piazza. Ognuno di loro ha una storia simile a quella di Zobeide delle Città Invisibili di Calvino: tutti hanno sognato una città dove hanno incontrato il loro amore. Provenienti da parti del mondo diverse, ogni sognatore è partito alla ricerca di quella città. Questa non è mai stata trovata da nessuno, ma si sono trovati tra loro. Su questa piazza ogni gruppo inizia a raccontare la storia della sua provenienza in un vortice di scambio di canti e racconti che genera il loro incontro. Questo incontro porta alla loro richiesta: Voglio organizzare un matrimonio, ma non so come fare. Oh Dio ti prego aiutami!
Attimi di gioco, performance e riflessione per poter spingere la cittadinanza a vivere gli spazi comuni cercando di favorire integrazione e condivisione spontanea. Un corteo a festa che crei una piazza internazionale fatta di suoni, colori e danze al fine di far tornare l’essere umano e i suoi diritti al centro di un dibattito quotidiano passando per il coinvolgimento diretto del pubblico attraverso percorsi di animazione teatrale.

PERCORSO CREATIVO
Tutti al Matrimonio è un percorso che nasce in occasione dell’inaugurazione di “Officine Cavane”. Spinti dalla necessita di andare incontro al pubblico e di riscoprire questo nella strada, è stato realizzato un tour di 3 settimane che ha visto realizzare 7 parate cittadine in 5 Comuni diversi (Empoli, San Miniato, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto) tra il 23 Agosto e il 9 settembre 2018. Un corteo teatrale che informasse le persone di un Matrimonio imminente al quale nessuno doveva mancare - l’inaugurazione di officine cavane si è svolta il 16 Settembre 2018.

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